Lo spiraglio di sole che all'ora di pranzo aveva schiarito il cielo, non ha rispettato le aspettative e per la sessione di FP2 prevista alle 13:30, è piovuto nuovamente e per entrambi i gruppi, i tempi sul giro si sono alzati in modo significativo. Vanificati quindi gli sforzi dal meteo, Loi ha concluso con un crono di 2'17.570, talmente più alto da far pensare che in quelle condizioni occorresse soprattutto evitare la cadute nelle quali altri sono sfortunatamente incorsi. Stesso "mood" per i prendenti parte al gruppo B, ma con un piccolo miglioramento per Girardet, che pur piazzandosi ventiquattresimo, ha fatto segnare un 2'21.585 togliendosi di dosso quasi tre secondi rispetto al mattino.
Steffie Naud mantiene il distacco sul connazionale, anche se come Loi, non va oltre il tempo delle FP1 in 2'23.091. In queste condizioni non si possono avere i riferimenti che si anno su una pista asciutta, ma diventa interessante vedere come il rimescolamento delle carte che genera la pioggia, possa estrarre qualche carta da giocare al momento opportuno. L'evidente familiarità che i due francesi hanno con Magny-Cours e la pioggia, può darci qualche sorpresa.
La giornata di venerdì non ha quindi prodotto colpi di scena, ma confermato ancora una volta il crescente lavoro che l'equipe guidata da Roberto Antonellini ha profuso fino a qui. Le previsioni di domani non sembrano promettere nulla di diverso e bisognerà approfittare di quanto imparato oggi , per provare a limare via al cronometro altri decimi importanti.
Testo e foto: Alex Ricci.
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