lunedì 5 ottobre 2020

Magny-Cours, sotto una pioggia di emozioni...

Di Alex Ricci
Foto: 2R

Non era iniziata sotto il miglior auspicio la settimana che portava al week-end di Magny-Cours. L'assenza di uno dei due piloti del 2R Racing Team, ha sicuramente ridotto il potenziale a disposizione di Roberto Antonellini. Il solo Marc Garcia #43 si è pertanto sobbarcato l'onere e l'onore di unico pilota a portare in gara i colori della squadra romagnola. Con queste premesse ed un clima molto più autunnale rispetto all'ultimo round, le prove del venerdì si sono svolte sotto un rovescio, come sempre, epocale. Il solo diciassettesimo nel primo turno e ventesimo posto nel secondo di libere non hanno reso molto l'idea di cosa si sarebbe potuto fare. Il terzo turno ha però messo più a fuoco la situazione, e lo spagnolo si è aggiudicato la pole-position provvisoria in 2'10.761, davanti all'olandese Buis. La formula che prevede due gare ogni week-end per recuperare i round perduti dalle restrizioni causa Covid19, non ha quindi impensierito il pilota iberico che nella qualifica del sabato ha concluso il suo giro veloce in 2'05.394, mancando la Superpole solo all'ultimo secondo, quando il britannico Booth-Amos l'ha superato sul cronometro, sotto la bandiera a scacchi. La gara scattata alle 16:51 è durata appena 6 giri e Garcia, che dopo essere scivolato ha ripreso la moto indenne ed è ripartito all'inseguimento dello sciame di piloti sotto il diluvio, ha incassato un ventiquattresimo posto, ben lontano dalle ambizioni e da quello che si sarebbe vissuto l'indomani. Tutto un'altro film in Gara 2, dove un meteo che alternava pioggia a schiarite, sembrava dovesse asciugare la pista e dove qualcuno ha azzardato la gomma da asciutto, pensando ad un finale senza pioggia e buttando via di fatto la corsa, il portacolori di casa 2R, ha corso una manche emozionante. La pista bagnata non dava possibilità di recupero ai montanti le slick, ed anche se tendeva ad asciugarsi, le rain continuavano ad essere la scelta più performante. Quando poi è ripreso a piovere, per gli azzardi non c'è più stata storia e Marc, a due giri dalla fine si è ritrovato sesto. Con un'ottima staccata alla curva Adelaide, si è poi messo in seconda posizione da cui ha capitalizzato il tutto, dando lo strappo decisivo e arrivando primo al traguardo con quasi un secondo di vantaggio su Buis e De Cancellis. Un'ottima prova quella di Magny-Cours che suggella il lavoro della squadra e dei suoi collaboratori, in modo particolare "Filippo" di Andreani Group, che ha fatto un lavoro straordinario sulla moto rendendola velocissima e tutti i meccanici del team che si sono adoperati per concretizzare questa vittoria. Molto bravo ovviamente anche il pilota che sa andare forte con questa Kawasaki Ninja 400, vincendo una gara combattuta e difficile, ma sotto una pioggia di emozioni.

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